La fenilchetonuria (PKU) è una malattia genetica che si trasmette dai genitori ai figli e che si manifesta fin dalla nascita. Fortunatamente si tratta di una malattia rara, che colpisce circa 1 neonato ogni 3.000*.
Le persone affette da PKU non riescono a metabolizzare correttamente un componente presente nelle proteine, l’amminoacido fenilalanina. L’assunzione di proteine (e quindi di fenilalanina) porta ad un quadro clinico alterato, con sintomi soprattutto a carico del sistema nervoso (ad es. ritardo mentale).
Ad oggi il trattamento cardine della patologia è una dieta quasi completamente priva di proteine: grazie all’esclusione delle proteine dalla loro alimentazione, questi pazienti sono soggetti prevalentemente sani.
Va specificato che la PKU non è un’allergia o un’intolleranza, pertanto, il paziente non rischia scompensi acuti; tuttavia, al fine di evitare il manifestarsi dei sintomi, è fondamentale limitare molto l’assunzione di fenilalanina.
Ogni paziente ha una propria “tolleranza alla fenilalanina”, ossia l’assunzione di fenilalanina entro certe quantità non crea problemi; pertanto, pazienti con una tolleranza maggiore, potranno permettersi di assumere una piccola quantità di proteine naturali, che dovrà comunque essere quantificata in maniera precisa.
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